sabato 30 maggio 2015

FAGIOLO ALATO ( Psophocarpus tetragonolobus)


Fagiolo Alato( Psophocarpus tetragonolobus).

Famiglia Fabaceae


Classificazione (Usda, 2007).

Regno
Plantae – Piante
Sottoregno
Tracheobionta – Piante vascolari
Superdivisione
Spermatophyta – Piante a seme
Divisione
Magnoliophyta – Piante a fiore
Classe
Magnoliopsida – Dicotiledoni
Sottoclasse
Ordine
Fabales  -
Famiglia
Fabaceae – Leguminose                                                  
Genere
Phaseolus L. – fagiolo
Specie
Phaseolus tetragonolobus – fagiolo alato;Winged bean.

Un ottima leguminosa erbacea da intercropping per sistemi agroforesty.

Molti legumi tropicali sono adatti a sistemi d’agroforesty policolturali infatti possono essere associati ad essenze arboree oleaginose ad elevata produzione e se piantate nell’interfila assicureranno un reddito e una fonte di sostentamento all’agricoltore, e non ultimo fisseranno l’azoto al terreno rendendolo disponibile alle oleaginose. Ciò finchè le essenze arboree non chiuderanno l’interfila con la loro chioma. Ma se i sesti d’impianto sono più radi e l’obbiettivo colturale non è vendere l’olio ma l’autosufficienza, che può essere di tre tipi: alimentare; materiale se usato per produrre ad esempio saponi; energetica se usato puro  nei motori per produrre energia (motori blister) elettrica o meccanica. Una delle leguminose tropicali più promettente da questo punto di vista è il fagiolo alato. Originario del Madagascar e estesamente coltivato nel subcontinente Indiano. Specie simile è il p.palustris. E’ principalmente coltivato per la produzione di fagioli freschi ma ha la caratteristica di produrre buone quantità di semi unità alla produzione di una grande quantità di tuberi radicali. Inoltre si mangiano le foglie e i germogli, ed è un ottima azotofissatrice. Una caratteristica che ne limita l’uso è la non adattabilità allo stato attuale alle zone aride dove pretende d’essere irrigata.
La produzione in semi è di 2-3 tonnelate a ettaro con il 20% in olio, il 36% in proteine e il 40% in carboidrati. L’olio estratto dai semi è di ottima qualità ed è composto da oleico (39%), linoleico (27,2%), behenico (13,4), stearico (6%). La produzione  di tuberi raggiunge a fine ciclo le 10 t/ha con una composiione percentule degli stessi in media del 70% in amido e 18% proteine. L’olio ha caratteristiche molto simili a quello di soia ed è usato sia come alimento che per la fabbricazione di sapone o per l’illuminazione in rudimentali candele. Dall’amido dei suoi semi viene preparato tramite fermentazione il popolare tempeh, famosa salsa indonesiana.

I panelli di sansa sono ideali come foraggio. In Nuova Guinea le radici tuberizzate sono consumate crude o bollite. La piante intere trinciate sono utilizzate come pacciamante e fertilizzante.
A causa della notevole nodulazione il fagiolo alato è considerato un ottima azotofissatrice atta a ripristrinare la fertilità del terreno. Alcune esperienze hanno evidenziato notevoli incrementi di resa (fino al 50%) della canna da zucchero in successione con il fagiolo alato.
Spesso è consociata con taro, riso, banana e patata dolce. E’ usata anche come copertura per l’albero della gomma. Ha usi medicinali. Si comporta da pianta perenne ma è usata come specie annuale. Richiede una pluviometria minima annua minima di 1.500 mm, fino ad un massimo di 4.000mm (Casini, 2003). Se soggetta a miglioramento genetico potrebbe regalare in futuro soddisfazioni in un sistema d’agroforesty orientato all’autosufficienza energetica in una situazione di sviluppo rurale marginale ed isolamento produttivo, data la caratteristica di migliorare la fertilità del suolo e ad un probabile uso direttamente come pianta da bioenergico  sia per olio per energia dai semi che etanolo dai suoi semi e tuberi che contengono un elevato quantitativo d’amido (tab 7.5.1).
Caratteristica importante il genere contiene una specie con altissimo contenuto di rotenone nei tuberi la P.lecomte. Il rotenone è un potente insetticida, ciò farebbe diminuire di molto gli attacchi parassitari alla coltura. Potrebbe essere interessante valutarne il miglioramento genetico per uso nel settore come “no food crops”.

Tab 7.5.1 Composizione percentuale della pianta del fagiolo alato.(Casini, 2003).

%
Legumi immaturi
Semi
Tuberi
Foglie
Olio
0,2-0,3
13,1-19,1
----
1,1
Carboidrati
3,1-3,8
25,2-32
27-30,5.
3
Proteine
1,9-2,9
32-41
4,7-20
5,7


    

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